Chi c'è dietro i top fan di chic e-line?

"Quanti anni sono che pratico questo stile di vita? Da quando sono nata, dal lontano 1963, quando con una mitica roller 400 giravo per l’Italia dal Nord al Sud con i miei genitori. Ho iniziato così, conoscendo realtà diverse, culture diverse, e la voglia non si è mai sopita. La roulotte sempre al traino, anche in altre nazioni, fino a quando nel 1980, accantonato il gancio ma non la voglia di muoversi, di comune accordo, in famiglia abbiamo acquistato un motorcaravan (all’epoca si faceva ancora il distinguo tra le varie tipologie). Non concepivo, e non concepisco tutt’ora, miglior modo per integrarsi in un territorio. Si presentava però un problema: il mio fidanzato di allora, Giuseppe, era completamente estraneo al mondo del plein air e, in quanto tale, non lo vedeva in positivo. Un grandissimo problema!

Il mio grande papà Aldo è venuto in aiuto a tutto questo, facendogli vivere in prima persona l’emozione di un risveglio in un famoso sito storico siciliano (da amante della storia e della sua Sicilia, Giuseppe non poteva non apprezzare), di un tramonto e di una notte in riva al mare, ma in riva .. riva.. non dietro le mura di un hotel semplicemente sulla costa..no… il profumo del mare e della salsedine era costantemente con noi, in camper: ..e poi i pescatori, l’acquistare il pesce direttamente dalle barche, ..insomma, il mio futuro marito Giuseppe era stato conquistato da questo mondo (meno male.. non oso pensare a come sarebbero andate le cose diversamente….).

Iniziò cosi, la nostra vita da camperisti; arrivano i figli, ed anche loro, appena nati, sono saliti ed hanno vissuto subito in “mammer” (come lo chiamavano da piccoli, in una crasi tra mamma e camper). Sono sempre venuti con noi in ogni tipologia di viaggio, da Caponord alla Turchia, alla Scozia, alla Germania dell’Est (quando ancora si chiamava così), e quant’altro… ed anche quando erano piccoli, abbiamo insegnato loro ad interagire con la popolazione locale, cercando di farsi capire.

Siamo convinti da sempre che facendo crescere i bambini non sotto una “campana di vetro” ma facendoli districare nelle cose adatte alla loro età, si faccia il loro bene. Oltre al capostipite del 1980 di nome Poldo, la nostra vita è stata scandita da ben altri 9 camper con cui abbiamo chilometri di ricordi.   Il nostro primo acquisto è stato un camperino usato, a benzina, che  ha fatto da scuola a questa giovane coppia che aveva tanta voglia di muoversi insieme al loro bambino di pochi mesi. La famiglia aumenta, e poco dopo,  amanti della Germania da sempre,  è arrivato "Gasthaus". Con lui abbiamo raggiunto per la prima volta, insieme a pannolini, seggiolini e passeggino, il nostro sogno: Nordkapp. Gli occhi si sono riempiti di bellezza, ed il cuore di vive emozioni, che solo il viaggiare in camper può offrirti.
Gasthaus è stato il nostro nido per anni, per poi approdare sulla nuova arca. Non sappiamo il perché, ma è stato un amore che è durato poco, e subito il nostro sguardo si è posato su un altro mezzo. La famiglia era ancora al completo, i bambini ci seguivano sempre in scorribande su e giù dai traghetti, dal Nord al Sud e da Ovest ad Est dell'Europa, ed oltre.. abbiamo visto tramonti in ogni dove, ed abbiamo conosciuto la storia dal vivo, come solo il camper può fare. La vita familiare va avanti, i bambini non sono più bambini ma adolescenti, ci seguono meno, a volte con amici, o fidanzati. La passione, la curiosità di provare nuove piante e nuove tipologie, ci portano verso il nostro primo motorhome sempre e comunque con i letti a disposizione per i figli che ci seguono sempre più raramente. Andando avanti, le esigenze familiari cambiano e cambia la tipologia dei nostri acquisti. Il camper è come un vestito. Nell'arco della vita il fisico cambia, ed i modelli che si indossano mutano....e quindi il primo motorhome, poi l'altro.. e l'altro ancora...fino a quando, nel 2019, inizia ad aleggiare in noi l'idea di un nuovo cambio. In fiera a settembre avevamo avuto modo di sbirciare il chic e-line 51QB. Abbiamo apprezzato la grande comodità per due persone, ma anche la possibilità di avere altri letti pronti., Attraverso le foto del catalogo, abbiamo sistemato le nostre cose nei pensili, nei gavoni, insomma, abbiamo iniziato a sentirlo "nostro" sulla carta. Sapevamo quello che volevamo: il colore esterno, gli interni,  gli accessori,.. Di ritorno da un viaggio, ci fermiamo dal concessionario. Era lì, era come lo volevamo, che ci  guardava come un cucciolo timido che aspetta di essere accarezzato. Non lo abbiamo fatto attendere. È diventato subito nostro. Ahimè però,  non avevamo fatti i conti con la pandemia che ci ha tenuti lontani centinaia di chilometri per tanti mesi, fino a quando il giorno del grande ritrovo è arrivato.

Il primo lungo viaggio è stato proprio per tornare a casa.

Avevamo avuto già motorhome, ma la guida, e la visuale del 51QB è imbattibile. Un finestrone dal quale ti senti tutt'uno con la strada, e quando ti fermi, hai di fronte i più bei quadri d'autore mai visti.

Dopo tanto tempo, la voglia di vivere il camper era tanta, e allora che si fa? Arrivati a Roma, la nostra città, non siamo tornati a casa ma siamo stati in camper all'area sosta vicino al rimessaggio, per giorni e giorni, e lì abbiamo imparato  a conoscerlo negli spazi, sistemando le nostre cose, nelle reazioni, studiando la centralina e tutti gli apparati elettrici ed a muoverci  durante il giorno e la notte, per essere un tutt'uno sulle strade del mondo.

Ogni camper lo abbiamo sempre considerato parte integrante della nostra famiglia, ed è così anche per il nuovo arrivato. A proposito, non vi abbiamo ancora detto il nome del nostro E-LINE 51QB!

Vi presentiamo HERR GRAU

Vi  chiedete perché  HERR GRAU ? ( in italiano Signor Grigio) ..perché essendo un mezzo tedesco abbiamo scelto di dargli un nome tedesco. È un camper  importante, un "Signor camper" che si distingue anche per il suo colore particolare, il  grigio, da qui HERR GRAU". 

Stefania e Giuseppe